Considerare l’uso di cocaina un vizio, è un errore molto comune, le cui conseguenze possono essere davvero gravi.
Per maggiori informazioni visita il nostro sito www.disintossicazione.it
Chi utilizza cocaina, pensando che sia solo un vizio, si convince di poter smettere quando si vuole. In questo modo continua ad utilizzarla, senza smettere mai (tanto ho solo un piccolo vizio con la cocaina, smetto quando voglio…)
Chi non la usa, invece, è portato a considerare il consumatore di cocaina come una persona che ha un vizio, e quindi a colpevolizzarlo e isolarlo.
Pensare che l’uso di cocaina sia un vizio significa negare l’esistenza di un grave disturbo.
Negli ultimi anni, ricercatori di tutto il mondo hanno scoperto che l’uso di cocaina provoca delle alterazioni nel normale funzionamento di alcuni circuiti cerebrali. In parole semplici, alcune aree cerebrali non sono più in grado di funzionare al meglio, e questo provoca un aumento del desiderio di cocaina, e una diminuzione della capacità di autocontrollo del comportamento.
Gli scienziati non hanno più alcun dubbio sul fatto che l’uso ripetuto di cocaina modifichi radicalmente il funzionamento cerebrale. In parole semplici, il cervello non è più in grado di funzionare correttamente, come prima che iniziasse l’utilizzo della cocaina.
Una recente scoperta (qui trovi una sintesi) ha dimostrato che il cervello, di chi usa cocaina, smette di essere capace di valutare le conseguenze negative delle azioni che si compiono. Diventa chiaro dunque che non si può parlare di un vizio per la cocaina, ma di una patologia, che prende la forma di una dipendenza.
Quindi, cercare di ragionare con chi utilizza cocaina, risulta molto difficile. Anche arrabbiarsi è spesso del tutto inutile.
Certo, in alcune occasioni occorre essere decisi per convincere un cocainomane a chiedere aiuto, ma arrabbiarsi e basta non serve a nulla. Non bisogna dimenticare che non ci troviamo di fronte ad una persona che ha un vizio per la cocaina, ma sta soffrendo la perdita di controllo che caratterizza la dipendenza.
Cosa fare per aiutare un dipendente da cocaina a smettere?
La nostra equipe, guidata dal professor Gallimberti, è all’avanguardia nel trattamento della dipendenza da cocaina.
Dal 2013 il nostro gruppo di lavoro si è specializzato su questa patologia, aprendo il primo centro specializzato nella disintossicazione e nel trattamento della dipendenza da cocaina.
condivido pienamente ma l’unico modo x cercare di smettere e non sempre e efficace e un percorso in una comunità terapeutica
Luigi, grazie per aver condiviso il tuo pensiero.
La via della comunità è stata fino ad oggi l’unica praticabile, con risultati, come sappiamo, non sempre risolutivi.
Oggi invece, grazie al nostro metodo, per la prima volta in tanti anni che ci occupiamo di dipendenza da cocaina, abbiamo la sensazione, di offrire un aiuto concreto ai nostri pazienti. Con risultati ben superiori ad ogni altra strada provata in precedenza.
salve,esco con una persona che mi ha spiegato che ogni tanto lo fa(mai vicino a me) e io le ho detto naturalmente che fa male al cuore e che brucia i neuroni e che INOLTRE diventa dipendenza. Ma son cose che nn c’e’ bisogno che dica io,si sanno. IL PUNTO e’ proprio questo,sul fatto che fa male dice che ne e’ consapevole e cmq tante cose fanno male nn solo la coca(che ragionamento ma..) e sulla dipendenza dice che se uno lo fa col cervello nn diventa una buso e lei lo fa da decenni. IO le ho spiegato che medici,studiosi e soprattutto esempi a me vicini che lo fanno o lo facevano dicono che porta dipendenza. LEI mi risponde che quelli che conosco io saranno cosi’,lei e chi conosce lei mi assicura che lo fa da sempre ma nn sono dipendenti, Lei personalmente rispondendo alla mia domanda se puo’ stare allora 4-5 mesi un anno senza farlo,mi dice di si e glie lo ripeto tre volte. Come e’ possibile??? aggiunge che tantissimi la consumanio e nn lo sai proprio perche’ fanno una vita normale e se nn c’e’ nn diventano matti. Sara’ vero?????
La dipendenza da cocaina è caratterizzata da alcuni fattori, che per semplicità possiamo riassumere in perdita di controllo sulla quantità usata, sul tempo di utilizzo, desiderio persistente e incontrollabile, uso continuato nonostante i problemi lavorativi, sociali ed economici che questo comporta.
Quasi sempre il passaggio da un uso occasionale a una vera e propria dipendenza avviene senza che vi sia consapevolezza di quanto stia accadendo, per questo motivo anche chi ritiene di fare un uso controllato si trova in una situazione di grave rischio per la propria salute.